chiesa S Andrea, Pernate

La sua Storia per avvenimenti:

1) Anno 1520: esiste una chiesa nota già nel 1347 ed eretta in clericato intitolata a S.Maria di Malpignano; tale edificio si trovava all’interno dei confini del Comune di Pernate ma risulta di dominio del sacerdote titolare del clericato per cui il rettore della chiesa di S.Andrea di Pernate non può disporre di essa.

2) Anno 1590: S.Maria di Malpignano risulta in uno stato di totale abbandono e degrado; questo si evince dalle annotazioni della visita pastorale effettuata dai Vescovi Speciano e Bescapè e il Cardinale Taverna.

3) Aprile del 1596: gli “homines Pernati” chiedono di poter utilizzare le pietre con cui era stata edificata la chiesa di S.Maria al Casone con lo scopo di sfruttarle per la costruzione del muro di recinzione del loro cimitero.

Il permesso viene negato ma il materiale da costruzione viene destinato alla chiesa di Novara. Di questa opera di demolizione e riutilizzo, non risulta essere interessata la piccola abside dove era dipinta l’effige della Madonna con il Bambino.

4) Agosto del 1596: il Vescovo Bescapè in una lettera al Vicario Generale comunica la propria volontà di trasferire il titolo di S.Maria al Casone nella chiesa Parrocchiale di Pernate in base alla legislazione tridentina salvo diverse disposizioni già impartite dai suoi predecessori.

5) Anno 1597: viene dato l’ordine di trasferimento definitivo del titolo alla Parrocchiale di Pernate, con annessa la decisione di dedicare l’altare di mezzogiorno alla Madonna in ricordo della chiesa di S.Maria al Casone.

6) Anno 1618: della chiesa di S.Maria al Casone rimane solo una piccola abside a forma di cappelletta nella quale vi è dipinta sul muro l’effige della Madonna con il Bambino in braccio, sotto l’invocazione della quale era il intitolare del clericato.

La località in cui tale abside era eretta, era denominata “al Casone” o Prelle, nella regione agricola come indicato dalla tradizione.

Tale luogo precedentemente era denominato Malpignano, piccolo centro agricolo noto già dall’anno 840 di cui conosciamo anche il nome di due vie, “Tardubiasca” e “Magiore”; contestualmente non si hanno notizie circa il quando e perché il piccolo borgo scomparve.

7) 24 Gennaio 1618 - 18 Marzo 1622: avviene il trasporto della porzione di muro recante l’effige della Madonna; sicuramente con carro, secondo i mezzi dell’epoca.

Il dipinto venne provvisoriamente posto sull’altare laterale del S.Rosario; tale deduzione deriva da un resoconto di visita pastorale del Vescovo Giovanni Pietro Volpi avvenuto nel 1625 che notando l’effige sul predetto altare, dà ordine di costruire una cappella dedicata.

8) 29 Luglio 1626: da un atto notarile rogato dal Notaio J.A. Canna di Galliate del 17 Giugno 1627, si evince che entro questa data la cappella fatta costruire per il dipinto della Madonna è pronta e l’effige sopracitata ivi collocata.

Rinnovamenti e restauri della cappella si sono poi succeduti nel 1797 e nel corso dell’ampliamento della chiesa 1822-1829.

9) Anno 1914: il dipinto della Madonna del Bosco viene traslato sopra l’altare maggiore della chiesa Parrocchiale durante i lavori di ampliamento relativi all’aggiunta dei due cori a lato del presbiterio.

10) 29 Agosto 1948: avviene l’incoronazione della Madonna e del Bambino alla presenza del Vescovo Mons. Leone Ossola; questo come gesto di riconoscimento dei Pernatesi verso la Madonna relativamente ad un voto fatto durante il periodo bellico (si era supplicato la Madre con il Bambino affinchè il Borgo fosse risparmiato dai bombardamenti e gli strazi della guerra, e questo avvenne)

11) 22 Agosto 1965: avviene l’elevazione della chiesa Parrocchiale a Santuario della Madonna del Bosco per volontà di Mons. Maria Cambiaghi (lettera decreto); annuncio ufficiale alla popolazione il 29 Agosto 1965.

Note:

Per tradizione già viva nel secolo scorso si ritiene che il Miracolo, attribuito all’intercessione della Madonna del Bosco, sia avvenuto nel 1537 come riportato in una lapide senza data che si trova nell’antico scurolo della Madonna del Bosco e solo in questo “documento” si trova anche il riferimento al ragazzo sordomuto che ha ricevuto il prodigio.

Per intercessione della Madonna del Bosco si sono ottenute molteplici grazie come la liberazione di alcune calamità naturali, pestilenze e l’incolumità dai bombardamenti nella seconda guerra mondiale.

Il nome Madonna del Bosco è di origine popolare; infatti tale nome, nei territori dell’antico Ducato di Milano fu dato ad ogni icona della Madonna quando essa si manifestava al di fuori dei centri abitati; inoltre nel caso di Pernate il bosco non è il bosco tradizionale ma nella dizione dialettale con la parola bosco si vuole definire un terreno incolto dove nascono vari arbusti.

Ai tempi del fatto della Madonna del Bosco, Pernate, che ora è un quartiere della città di Novara, si trovava nello stato del Ducato di Milano, era un feudo ed anche sede di un comune; dal punto di vista religioso, invece era anche sede di parrocchia e faceva parte del vicariato foraneo di Trecate nella diocesi di Novara. Il titolo di S. Maria di Malpignano è l’antica dedicazione canonica medievale della Madonna del Bosco.

Nei documenti esaminati la Madonna del Bosco viene indicata con i seguenti titoli:

  • S. Maria di Malpignano
  • S.Maria in Campis o del Campo
  • S.Maria al Casone
  • S.Maria in Prelle
  • S.Maria del Boschetto
  • Beata Vergo Maria Nemoris
  • Virgo Mater
  • S.Maria Nativitatis o della Natività di Maria

Questi titoli sono attualmente usati anche per individuare altre icone che sono attualmente venerate all’interno dei confini di quello che un tempo era l’antico Ducato Milanese, pertanto l’attribuzione alla Madonna del Bosco di Pernate a questi titoli è stata assegnata dopo un attento esame dei documenti.

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